Negli ultimi mesi mi è capitato
di recarmi spesso a Milano. L’ho fatto con lo spirito della ragazzina in gita,
con gli occhi aperti a fotografare tutto ciò che la città sarebbe stata in
grado di mostrarmi, sospendendo il giudizio.
Se la prima impressione è quella
che conta, la mia è stata di spaesamento e frenesia, alla vista della Stazione
Centrale, così grande e così densa di architetture, pubblicità giganti e gente
da tutte le parti. Uscita dalla stazione, mi sono diretta verso i Bastioni di
Porta Venezia, cercando di lasciarmi cullare dal susseguirsi delle vie, dei
larghi e delle piazze. Davanti ai miei occhi, una città attiva, che ti dà la
sensazione di poter fare e trovare di tutto nel giro di pochi metri.
Ed in quei pochi metri, è ricomparso
davanti ai miei occhi anche il verde, che avevo lasciato alle spalle partendo
dalle miei Valli, dei giardini Indro Montanelli. In quel verde, numerosissimi
runners. Sentendo di aver trovato “i
miei simili”, ho prestato di volta in volta attenzione sempre maggiore a quella
coloratissima comunità. Una comunità che a Milano, a differenza di altre città
in cui chi corre viene guardato con un misto di ammirazione e sospetto, sembra sentirsi davvero a casa. E man mano che
i miei viaggi all’ombra della Madonnina continuavano credo di averne compreso
il perché.
I parchi cittadini non mancano e
soprattutto non mancano le iniziative, le gare, i ritrovi per essere invogliati
a scendere dal divano, mettersi le scarpette ed iniziare la magica avventura
della corsa.
Non so se la passione per il
running che si respira a Milano sia solamente una sorta di metafora di una
frenesia generale o sia, invece, il segno che in città si sperimenta uno stile
di vita nuovo, che vuole riservare allo sport un ruolo altrettanto fondamentale
quanto quello delle altre attività.
Mi piace pensare, però, che la
spiegazione corretta sia la seconda. Il che, tra il resto, aiuterebbe a rendere
un po’ meno grigia e pesante quella nebbia che invece, spesso, la Madonnina la
offusca.
Buon viaggio e ad maiora!
Torino, 2/5/2016
Vero Ve