lunedì 2 maggio 2016

Milano, la città che corre

Negli ultimi mesi mi è capitato di recarmi spesso a Milano. L’ho fatto con lo spirito della ragazzina in gita, con gli occhi aperti a fotografare tutto ciò che la città sarebbe stata in grado di mostrarmi, sospendendo il giudizio.

Se la prima impressione è quella che conta, la mia è stata di spaesamento e frenesia, alla vista della Stazione Centrale, così grande e così densa di architetture, pubblicità giganti e gente da tutte le parti. Uscita dalla stazione, mi sono diretta verso i Bastioni di Porta Venezia, cercando di lasciarmi cullare dal susseguirsi delle vie, dei larghi e delle piazze. Davanti ai miei occhi, una città attiva, che ti dà la sensazione di poter fare e trovare di tutto nel giro di pochi metri.

Ed in quei pochi metri, è ricomparso davanti ai miei occhi anche il verde, che avevo lasciato alle spalle partendo dalle miei Valli, dei giardini Indro Montanelli. In quel verde, numerosissimi runners.  Sentendo di aver trovato “i miei simili”, ho prestato di volta in volta attenzione sempre maggiore a quella coloratissima comunità. Una comunità che a Milano, a differenza di altre città in cui chi corre viene guardato con un misto di ammirazione e sospetto,  sembra sentirsi davvero a casa. E man mano che i miei viaggi all’ombra della Madonnina continuavano credo di averne compreso il perché.

I parchi cittadini non mancano e soprattutto non mancano le iniziative, le gare, i ritrovi per essere invogliati a scendere dal divano, mettersi le scarpette ed iniziare la magica avventura della corsa.
Non so se la passione per il running che si respira a Milano sia solamente una sorta di metafora di una frenesia generale o sia, invece, il segno che in città si sperimenta uno stile di vita nuovo, che vuole riservare allo sport un ruolo altrettanto fondamentale quanto quello delle altre attività.

Mi piace pensare, però, che la spiegazione corretta sia la seconda. Il che, tra il resto, aiuterebbe a rendere un po’ meno grigia e pesante quella nebbia che invece, spesso, la Madonnina la offusca.

Buon viaggio e ad maiora!

Torino, 2/5/2016


Vero Ve